affiliate marketing il blog di francoNerofumo: Alimenti biologici: chi controlla i controllori?ministero

15 mar 2009

Alimenti biologici: chi controlla i controllori?ministero


Una nuova preoccupazione per il ministro Zaia
Alimenti biologici: chi controlla i controllori?
Le nuove regole applicabili dal 1 gennaio 2009


Quanto siano importanti i prodotti biologici per le nostre istituzioni lo si può evincere facilmente visitando il sito del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.Una prima idea dell'attenzione con cui l'argomento viene trattato (ovviamente nella sezione Prodotti di Qualità), la si ha visionando la voce Norme e Documenti in evidenza, ove si legge:Proposta di regolamento della Commissione europea relativo alla (sic) regole tecniche di applicazione del reg. (CE) n. 834/2007 sul biologico•

Testo del Regolamento (PDF, 877 KB)Peccato che, cliccando, non appare il testo del regolamento (CE) 834/2007, bensì quello (per carità, ugualmente interessante, ma forse un po' più di precisione…) della citata Proposta di regolamento relativo alle tecniche di applicazione, ecc.

Inoltre, detta Proposta appare nella versione inglese e non in quella italiana che, peraltro, è facilmente reperibile proprio nel sito del SINAB (SINAB è il sistema unico nazionale sull'Agricoltura Biologica realizzato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dalle Regioni), citato subito dopo.

Ma questo è solo l'inizio.Dalla pagina iniziale (http://www.politicheagricole.it/ProdottiQualita/ProdottiBiologici/default.htm) si può passare al capitolo Come certificare i prodotti biologici, nel quale vengono fornite le indicazioni necessarie alle aziende che vogliono certificare i loro prodotti biologici.

Come riferimento normativo viene menzionato il Regolamento (CE) 2092/92, ripreso anche nella sezione Approfondimenti:• Regolamento (CE) 2092/92 (PDF, 410 KB)(stavolta il link è giusto, anche se viene richiamata la versione consolidata del 1.5.2004, dopo la quale ve ne sono state almeno un'altra dozzina, ma anche questi, in fondo, sono dettagli…).La cosa veramente interessante è che il regolamento (CE) 2092/92 è stato abrogato proprio dal regolamento (CE) 834/2007: magari un accenno alla cosa poteva risultare utile a tutti coloro che, in qualche modo, sono coinvolti.Tutta questa lunga premessa ci consente, finalmente, di arrivare al punto.

Scrive Teatro Naturale (www.teatronaturale.it) nel suo articolo Il mondo bio: euforia e preoccupazione:In tutt'altro campo si segnala invece una certa fibrillazione nel mondo del biologico che rischia di veder quasi dimezzati gli organismi di certificazione.

La modifica comunitaria al sistema di controlli nel settore dell'agricoltura biologica (regolamento CE 834/2007) ha imposto l'accredito degli organismi di controllo alla Sincert entro il 31 dicembre 2008, pena la sospensione dall'attività di certificazione.

E ancora, nella relazione SINCERT dal titolo GLI STRUMENTI DELL'ACCREDITAMENTO E DELLA CERTIFICAZIONE AL SERVIZIO DELLA FIDUCIA NEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE, si legge:

Per il 2009, si prospetta un crescente svolgimento delle attività nel settore cogente, su mandato e sotto controllo delle rispettive Pubbliche Amministrazioni.In tal senso va il rapporto con il MIPAAF, che ha già comunicato ufficialmente che, in applicazione del Regolamento comunitario sul biologico - «Regolamento (CE) N. 834/2007 - dal 1° gennaio 2009 gli Organismi di certificazione per l'agricoltura biologica che non hanno provveduto ad effettuare l'accreditamento, non potranno procedere a rilasciare certificazioni».

Vediamo, in sintesi, di cosa si sta parlando.

Per «accreditamento» si intende il riconoscimento formale dell'idoneità di un organismo ad effettuare la certificazione di prodotti e/o di Sistemi di Gestione.

Per "certificazione" si intende la procedura in base alla quale un organismo di certificazione attesta per iscritto che un prodotto, un processo, un servizio o una figura professionale sono conformi ai requisiti specificati dalla normativa.Quindi, SINCERT ha accertato (o dovrà accertare) che gli Organismi di certificazione stanno operando (od opereranno) in accordo a quanto stabilito dal regolamento 834/2007e cioè: secondo la versione più recente pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, serie C, della norma europea EN 45011 o della guida ISO 65 «Requisiti generali relativi agli organismi che gestiscono sistemi di certificazione di prodotti».

Gli organismi di controllo sono sottoposti regolarmente a valutazione in loco, sorveglianza e rivalutazione pluriennale delle loro attività da parte dell'organismo di accreditamento.

Per essere ancora più chiari.

Da una parte ci sono prodotti biologici certificati da Organismi già accreditati da SINCERT.

Altri Organismi di certificazione, invece, hanno operato (sino a tutto il 31 dicembre 2008, come risulta dalla tabella Organismi di certificazione riportata in calce a questo articolo) a fronte di autorizzazioni ministeriali rilasciate ai sensi del regolamento 2092/91.

L'idoneità (non ce la sentiamo di parlare di accreditamento …) di tali Organismi a svolgere il controllo sulle attività della produzione agricola, della preparazione e dell'importazione di prodotti ottenuti secondo il metodo dell'agricoltura biologica era affidata ad un Comitato formato da nove componenti, nominati con decreto del Ministro delle risorse agricole, alimentari e forestali, di cui tre scelti tra funzionari del Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali, tre funzionari designati rispettivamente dai Ministeri dell'industria, del commercio e dell'artigianato, della sanità, del commercio con l'estero, tre designati dalla Conferenza dei Presidenti di cui all'art. 4 del decreto legislativo 16 dicembre 1989, n. 418. (Cfr. D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 220 Attuazione degli articoli 8 e 9 del regolamento n. 2092/91/CEE in materia di produzione agricola ed agro-alimentare con metodo biologico).

A questo punto non possiamo non chiederci se i certificati emessi sino ad oggi abbiano tutti lo stesso valore, dato che ci pare lecito presumere che non tutti gli Organismi di certificazione si siano mossi secondo le medesime regole.

Attendiamo, senza particolari illusioni, gli sviluppi di questa storia, sulla quale ci piacerebbe leggere qualche presa di posizione del ministro o, almeno, un'aggiornamento del sito.

Alfredo Clerici
Ciao da Franco..

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