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13 ott 2009

sesso : il mio pene ha le giuste dimensioni ?

PENE: E' IMPORTANTE AVERLO VISTOSO ?
Risulta da un sondaggio che sono gli uomini più delle donne a dare importanza alle dimensioni del pene. Non c’è infatti maschio che non abbia misurato il proprio “Lui” almeno una volta. E sono ben note le ossessioni di chi vorrebbe avere un organo genitale di maggiori proporzioni, anche se ce l’ha del tutto normale. D’altra parte, come scrive in un suo saggio Roberta Mercuri, è cosa nota che nel XVI secolo gli uomini della tribù brasiliana dei Tupinamba offrivano il pene ai morsi di bestie velenose che glielo facevano ingrossare. Con sofferenze inaudite aumentavano le dimensioni del pene che, come si sa, sono continuo oggetto di studio da parte degli scienziati.



“L’ultimo studio in ordine di tempo arriva da Hong Kong- avverte Roberta Mercuri- dove Chan Lung-wai, direttore del Centro di urologia dell’Union Hospital di Hong Kong, ha passato, cinque mesi, con l’aiuto del suo staff, a misurare le dimensioni del pene dei cinesi tra 23 e 93 anni. Poi ha comparato i dati con quelli di ricerche simili effettuate in altri paesi del mondo. Risultato: la lunghezza media del pene cinese in posizione di riposo è di 8,46 centimetri, piazzandosi nel mezzo di un gruppo formato dai tedeschi (8,6), israeliani(8,3), turchi (7,8) e filippini (7,35).
Nelle posizioni più alte della graduatoria troviamo gli americani con 8,8 centimetri, ma gli incontrastati dominatori sono gli italiani con 9 centimetri di lunghezza media.
Ma attenzione perché, in stato di erezione, le dimensioni che normalmente dovrebbero essere di 12,5 centimetri di lunghezza, cambiano continuamente come asserisce il sessuologo Emmanuele A. Jannini.
Le variazioni sono nell’ordine di 1 o 2 centimetri e questo dipenderebbe dal glande che all’inizio della penetrazione è morbido per non far male mentre solo alla fine può gonfiarsi al massimo.
“Il glande- spiega Jannini- ha un suo corpo cavernoso più lento e meno efficiente degli altri due corpi cavernosi del pene. Molti uomini raggiungono infatti la massima erezione proprio al momento dell’orgasmo quando il glande è gonfio e turgido.
Secondo Vincenzo Mirone, professore di urologia all’Università di Napoli Federico II un pene apparentemente piccolo, in erezione, acquista più centimetri di uno vistoso, come è stato dimostrato. “Per la precisione-dice- il pene medio a acquista in erezione il 30/35% di lunghezza, quello lungo il 10/15%. E bisogna sapere che, a detta degli studiosi, la dimensione medio–piccola si presta meglio ai giochi erotici:il pene può uscire ed entrare di continuo favorendo così l’orgasmo femminile. Ecco perché le donne danno meno importanza alle dimensioni del pene al punto che qualcuna ha detto che “la storia delle dimensioni del fallo è stata inventata da quei cretini di maschi”.
Il pene comincia a crescere intorno agli 11 anni e smette intorno ai 17. Ed a detta del professor Jannini “nel corso degli ultimi 7/9 milioni di anni è diventato circa quattro volte più grande. Un aumento di taglia ancora più straordinario di quello conosciuto dal cervello.”
“E’ risaputo che la lunghezza dell’organo maschile è in media maggiore negli africani che negli europei, mentre nelle popolazioni asiatiche è minore- scrive Roberta Mercuri nel suo saggio- In realtà non è un problema di diversa lunghezza quanto piuttosto di una diversa radicazione del pene nelle ossa del bacino: a una minore porzione visibile ne corrisponde una maggiore interna e viceversa”.
Ma ci vogliamo chiedere perché mai per gli uomini sia così importante averlo di dimensioni ragguardevoli, al punto che esiste una competizione sulle misure?
Non è forse vero che negli spogliatoi e nei vespasiani, i maschi non fanno che sbirciare il pene a riposo dell’altro paragonandolo al proprio?
Ebbene, secondo taluni studiosi, tutto questo nascerebbe dal fatto che il pene sarebbe paragonabile alla coda del pavone o alla criniera del leone. Un ornamento che, grazie alle sue dimensioni, attrae individui del sesso opposto e stabilisce anche una gerarchia di dominio coi rivali dello stesso sesso. Non per niente Jaret Diamond, docente di fisiologia e biologia evolutiva all’Università della California paragona il pene umano alla coda lunga quaranta centimetri del maschio di un uccello, la viduina e alla striscia nera sul petto di un altro uccello, la cinciallegra.
“ Le viduine femmine sono attratte dai maschi con la coda più lunga mentre i maschi di cinciallegra con la striscia sul petto più larga dominano quelli che ce l’hanno più stretta. Allo stesso modo sostiene Diamond, (come riferisce Roberta Mercuri), il pene dell’uomo deve essere stato considerato segno di virilità: più ce l’avevi grosso più le femmine venivano attratte mentre i maschi ti rispettavano e ti temevano. Ma non è la stessa cosa con le donne. Stando appunto al sondaggio ha vinto la tesi femminile che al “portatore di un trofeo” è preferibile l’amante che ci sappia fare, al di là delle dimensioni del suo organo genitale.

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